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Pensione Precoci, scadenze e regole 2020

Pensioni Precoci: domande entro il primo marzo, blocco scatti aspettative di vita fino al 2026, finestra trimestrale per la decorrenza della pensione.

Fra le tante novità di Riforma Pensioni contenute nel dl 4/2019, hanno trovato posto anche i lavoratori detti Precoci, che possono continuare a ritirarsi con 41 anni di contributi senza applicare i cinque mesi in più di aspettative di vita.

Il blocco degli scatti per questa platea di lavoratori prosegue infatti fino al 2026. Quindi, il requisito resta a 41 anni di contributi fino al 31 dicembre di quell’anno e salirà poi in base agli adeguamenti alle aspettative di vita dal 2027. Il riferimento normativo è l’articolo 17 del dl 4/2014.

Come previsto anche per la pensione anticipata piena, è stata però prevista una nuova finestra di decorrenza pari a tre mesi anche per la pensione precoci. Quindi, fra maturazione del diritto e decorrenza pensione devono passare almeno tre mesi.

La circolare spiega in dettaglio come si calcola la finestra trimestrale (in alcuni casi la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo, in altri dal primo giorno utile dopo i tre mesi).

Ricordiamo che è possibile raggiungere il requisito contributivo per la pensione precoci anche esercitando il cumulo dei contributi (esclusi quelli versati alle casse private; in generale, i professionisti iscritti alle casse non hanno accesso alla pensione precoci).

La domanda si presenta entro il 1° marzo di ogni anno, per cui anche nel 2020 è questa la scadenza da segnare in agenda per chi matura i requisiti entro l’anno.

Concludiamo ricordando chi sono i lavoratori precoci (che quindi hanno diritto ad andare in pensione con 41 anni di contributi). In base a quanto previsto dal comma 199 della legge 232/2016, i precoci hanno almeno un anno di contributi entro il compimento del 19esimo anno di età e appartengono a una delle seguenti categorie.

Fonte PMI.It

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