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Decreto Rilancio: domande per emersione rapporti di lavoro irregolari

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L’articolo 103, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio), al fine di favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari, ha previsto, per i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero per i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno, la possibilità di presentare un’istanza per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato irregolare con cittadini italiani o dell’Unione europea.

INPS COVID-19: proroga dei versamenti e degli adempimenti sospesi

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INPS

Con circolare INPS 28 maggio 2020, n. 64 l’Istituto fornisce indicazioni derivanti dalle ulteriori disposizioni in tema di sospensione degli adempimenti e dei versamenti contributivi, previste dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, di conversione del decreto Cura Italia, e dal decreto Rilancio.

Indennità COVID-19: riesame domande e nuove categorie di beneficiari

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L’Istituto comunica di aver concluso il riesame d’ufficio di circa 42mila domande di indennità COVID-19 per il mese di marzo 2020, in precedenza respinte, relative ai titolari di assegno ordinario di invalidità (19mila circa) e ai lavoratori stagionali (23mila circa) con qualifica rilevata attraverso le comunicazioni obbligatorie (UNILAV). Queste domande saranno quindi poste in pagamento sia per il mese di marzo che per il mese di aprile 2020.

Indennità Covid-19: gestione delle domande respinte e dei riesami

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È stata completata la prima fase di gestione delle domande di indennità Covid-19 e sono state pubblicate le motivazioni delle istanze respinte per non avere superato i controlli relativi all’accertamento dei requisiti previsti.

Cura Italia: licenziamenti per giustificato motivo e tutela NASpI

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Il decreto Cura Italia, come integrato dal decreto Rilancio, prevede che dal 17 marzo 2020 fino alla scadenza del termine di cinque mesi il datore di lavoro non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo e non può, quindi, avviare le relative procedure di licenziamento.

COVID-19: sospesa la verifica dei debiti esattoriali fino al 31 agosto

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Dall’8 marzo al 31 agosto 2020 non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 48-bis, decreto del Presidente della Repubblica 602/1973, che impongono la verifica di inadempienza dei debiti esattoriali da parte di pubbliche amministrazioni e società a prevalente partecipazione pubblica, prima di disporre pagamenti a qualunque titolo di importo superiore a 5.000 euro. Come spiega l’Istituto con il messaggio 29 maggio 2020, n. 2255, si tratta di una delle misure previste dal decreto-legge 34/2020 (decreto Rilancio) per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Contributi forfettari e permessi: lavoratori regolari con Redt e Rect

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Il versamento si riferisce alla presentazione delle istanze, dal 1° giugno al 15 luglio 2020, da parte dei datori di lavoro (500 euro per ciascun lavoratore) e dei cittadini stranieri (130 euro)

È online l’istanza per l’emersione di un rapporto di lavoro subordinato irregolare con cittadini italiani o comunitari

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È da oggi attivo il servizio per la presentazione delle istanze, da parte di datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero cittadini stranieri in possesso del titolo di soggiorno di cui all’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 e ss. mm., che intendono dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato irregolare con cittadini italiani o comunitari ai sensi dell’art. 103 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Amianto, dall’Inail due fact sheet sulla sicurezza dei lavoratori e la ricerca dei materiali contaminati

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Nelle pubblicazioni, online sul sito dell’Istituto, un elenco dettagliato delle misure di prevenzione e protezione da adottare nei siti inquinati e un approfondimento sulle nuove modalità̀ per il riconoscimento delle diverse tipologie di minerale sviluppate con tecnologie innovative

Quesito: Modello 730 senza sostituto

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Si chiede conferma della possibilità per un lavoratore dipendente di inviare il modello 730 precompilato con la richiesta di rimborso del credito direttamente all’Agenzia delle entrate e non al proprio datore di lavoro.

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