LiPE in scadenza: nuovo calendario comunicazioni IVA trimestrali
Si avvicina la prossima scadenza di invio per le liquidazioni periodiche IVA del 2024: istruzioni e novità normative in arrivo.
Si avvicina la prossima scadenza di invio per le liquidazioni periodiche IVA del 2024: istruzioni e novità normative in arrivo.
Ai fini pensionistici, possono emergere nell’ambito della situazione previdenziale del lavoratore vuoti contributivi, detti anche “buchi”. Ciò può avvenire in corrispondenza di periodi di disoccupazione o nelle ipotesi di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro o di errori di comunicazione all’INPS. Questi vuoti, se non sanati, possono impattare sull’importo dell’assegno della pensione o incidere sul raggiungimento dei requisiti necessari per l’accesso. Alcuni di questi vuoti contributivi possono essere colmati a posteriori.
Si allarga la platea dei lavoratori subordinati beneficiari del bonus Natale: a dicembre il trattamento integrativo di 100 euro una tantum potrà essere richiesto da chi ha almeno un figlio a carico, anche se non coniugato. A prevederlo è il decreto Concordato bis (D.L. n. 167/2024) pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Occorrerà però specificare nella domanda che l’altro genitore non ha richiesto il medesimo bonus, che non è né frazionabile né cumulabile.
Il disegno di legge di Bilancio 2025 conferma il Bonus Maroni anche per il 2025 con delle novità. In particolare, spetterà non solo ai lavoratori dipendenti che matureranno i requisiti per la pensione anticipata flessibile Quota 103 nel corso del prossimo anno, ma anche a coloro che perfezioneranno i requisiti contributivi per la pensione anticipata ordinaria. Inoltre, il DDL di Bilancio prevede un trattamento fiscale più favorevole rispetto all’attuale versione dell’incentivo.
Le somme erogate ai beneficiari sono recuperate dai sostituti d’imposta come credito d’imposta da utilizzare in compensazione dal giorno successivo al loro approdo in busta paga
L’Istituto ha reso pubbliche tutte le indicazioni per richiedere la riduzione contributiva dedicata agli operai del settore edilizio. La riduzione, per il 2024, è pari all’11,5%.
L’Istituto fornisce indicazioni relative ai casi di mancata trasmissione delle denunce mensili.
L’erogazione con la tredicesima mensilità del bonus Natale ai dipendenti porta con sé nuove incombenze a carico dei datori di lavoro e conseguenti dubbi operativi. Per prima cosa i sostituti d’imposta dovranno verificare in sede di conguaglio la spettanza del bonus, anche se non è ancora del tutto chiaro cosa debbano controllare. Tuttavia, è probabile che l’analisi verterà sulla ricezione di una autocertificazione e il controllo del reddito dichiarato. In secondo luogo, per specifiche categorie di lavoratori, l’indicazione del decreto Omnibus “unitamente alla tredicesima mensilità” potrebbe dar luogo al dubbio se l’azienda, previa richiesta a cura del lavoratore, è tenuta ad erogare il bonus.
Bonus per le nuove nascite dal 2025: come funziona il nuovo il bonus da mille euro per le famiglie residenti con ISEE non superiore a 40mila euro.
Il testo del Disegno di Legge Bilancio 2025 conferma all’Articolo 31 il ritorno del Bonus Bebè, in una nuova veste. Non si chiamerà Carta per i nuovi nati come inizialmente previsto ma Bonus per le nuove nascite e sarà strutturale, a partire dai figli nati a partire dal 1° gennaio prossimo.
Il contributo, in veste di indennità economica una tantum, vale mille euro ed è riservato alle famiglie residenti con ISEE fino a 40mila euro.
Bonus per le nuove nascite dal 2025: come funziona
Nel Pacchetto Famiglie della Legge di Bilancio 2025 il grande protagonista è dunque il nuovo bonus nascite.
Per quanto riguarda i requisiti, spetta ai nuclei familiari i cui componenti risultano essere residenti in Italia, nella UE o con permesso di soggiorno permanente. Più nello specifico:
“per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea, o loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero di cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi, residenti in Italia”.
Il secondo requisito è quello reddituale. Ai fini della soglia ISEE di massimo 40mila euro, non rileva – ai fini del riconoscimento del Bonus nuove nascite – le erogazioni versate a titolo di Assegno unico e universale.
L’erogazione del bonus è affidata all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. La domanda per il contributo economico sarà demandata ad apposita procedura INPS, previa verifica dei requisiti. A tal fine, sarà necessario attendere il consueto documento di prassi dell’Istituto Nazionale di Previdenza in attuazione della misura, una volta che la Legge di Bilancio sarà approvata e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
Una procedura simile a quella che in passato era riservata alla richiesta del Bonus mamma domani da 80 euro (Premio alla nascita) e al Bonus Bebè fino a 160 euro al mese (Assegno di natalità), entrambi dal 2022 assorbiti dall’Assegno Unico.
Misure per famiglie in Manovra 2025
Il Governo ha inserito questa nuova misura per famiglie, nel corposo pacchetto dedicato alla genitorialità previsto dalla Manovra economica per il prossimo anno, che ad esempio conferma e potenzia anche altre agevolazioni per la conciliazione vita-lavoro, a partire dal congedo parentale facoltativi, che saranno retribuito all’80% per tre mesi.
La Legge di Bilancio 2025 si propone di rafforzare anche il contributo destinato a supportare la frequenza di asili nido: per il requisito ISEE, anche in questo caso, non rileverà l’importo erogato in veste di Assegno Unico.
L’esclusione dell’Assegno Unico per i figli a carico serve ad ovviare ad una lacuna normativa che nel 2024 aveva penalizzato molte famiglie.
Tra le misure di carattere sociale, inoltre, il Governo rifinanzia per il 2025 anche la “Carta dedicata a te” grazie a un plafond di risorse pari a 500 milioni di euro.
Infine, si terrà conto del numero dei familiari a carico nel computo delle detrazioni, quindi le agevolazioni spetteranno in misura piena in presenza di numerosi componenti del nucleo familiare, con una diminuzione al calare dei figli e all’aumentare del reddito.
Fonte PMI.it