Tra le verifiche delle dichiarazioni, sotto i riflettori anche le situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità che si sono verificate nelle annualità precedenti
Approvati con il provvedimento del direttore del 5 giugno 2020 i criteri per individuare gli elementi di incoerenza che l’Agenzia delle entrate utilizzerà per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi 730/2020 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti (direttamente o tramite sostituto d’imposta), con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata. I controlli preventivi possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni presentate ai Caf o ai professionisti abilitati (articolo 1, comma 4, Dlgs n. 175/2014).
Il provvedimento di oggi, che discende dall’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo n. 175/2014, introdotto dalla legge di Stabilità 2016, individua pertanto i seguenti elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi con esito a rimborso, presentate con modifiche rispetto alla precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta:
- scostamento per importi significativi dei dati indicati nei modelli di versamento, nelle Cu e nelle dichiarazioni dell’anno precedente
- presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle Cu
- presenza di situazioni di rischio individuate rispetto alle irregolarità emerse negli anni passati.
Fonte FiscoOggi.it