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Lavoratori spettacolo, indennità di discontinuità: riesame e ricorsi

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Le indicazioni per la presentazione delle richieste di riesame e dei ricorsi amministrativi.

Con il messaggio 17 giugno 2024, n. 2258 l’Istituto fornisce le istruzioni per la presentazione delle richieste di riesame e dei ricorsi amministrativi riguardo alla domanda di indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo (anno 2023).

L’istanza di riesame può essere presentata accedendo alla stessa sezione del sito istituzionale in cui è stata presentata la domanda (“Indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo”). Al momento dell’accesso, l’applicazione mostra in evidenza, nella sezione “Le mie ultime domande”, la domanda di indennità con il riepilogo delle informazioni principali e, per le domande per le quali l’istruttoria si sia conclusa con esito negativo, la funzionalità “Richiedi riesame”.

Tale funzionalità è accessibile anche visualizzando i dettagli della domanda nella sezione “Le mie richieste”, disponibile nel menu di sinistra presente nella home page del servizio.

Il termine, non perentorio, per proporre riesame è di 30 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente messaggio o dalla conoscenza della reiezione se successiva.

Competente a decidere i ricorsi amministrativi presentati avverso i provvedimenti adottati in materia di indennità di discontinuità è il Comitato provinciale della struttura territoriale che ha emesso il provvedimento.

Il ricorso va presentato entro il termine di 90 giorni dal ricevimento del provvedimento amministrativo:

  • direttamente online, utilizzando la procedura disponibile sul sito, alla pagina “Ricorsi amministrativi”, autenticandosi con la propria identità digitale;
  • tramite i patronati o gli intermediari autorizzati dall’Istituto, attraverso i servizi offerti dagli stessi.

L’Istituto chiarisce che l’indennità a favore dei lavoratori dello spettacolo è riconosciuta in competenza per il 2022 per le sole domande presentate entro la data, prevista a pena di decadenza, del 15 dicembre 2023 e che l’istruttoria e la liquidazione delle stesse è attualmente in corso.

Infine, l’INPS specifica che la procedura utilizzata per verificare le domande pervenute è stata realizzata per consentire una centralizzazione delle istruttorie mediante controlli automatici sui requisiti, sulle incompatibilità e incumulabilità normativamente previste.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la circolare INPS 3 gennaio 2024, n. 2.

Fonte INPS.it