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La dichiarazione precompilata 2021, in Rete da lunedì 10 maggio

Aumenta, anno per anno, l’appeal e diminuisce la percentuale dei contribuenti che una volta aperta devono intervenire per integrare o correggere i dati inseriti dall’Amministrazione

Dichiarazione dei redditi “confezionata” anche per gli eredi che intendono presentarla per conto del defunto e bonus vacanze. Sono soltanto due delle novità che i contribuenti troveranno entrando in contatto con i modelli 730 e Redditi 2021 precompilati, disponibili dal 10 maggio, momentaneamente soltanto per la consultazione, nell’apposita area autenticata del sito dell’Agenzia delle entrate. Il modello 730 potrà essere inviato dal prossimo 19 maggio al 30 settembre 2021. Il 30 novembre 2021 è invece la scadenza per l’invio del modello Redditi.

Chi preferisce, in alternativa alla presentazione diretta, può rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, se presta assistenza fiscale, a un Caf o a un professionista abilitato, al quale deve consegnare un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato.

I cittadini si avvicinano comunque alla precompilata con sempre maggiore tranquillità ma, per ogni dubbio, è in online, nella sezione del portale delle Entrate “l’Agenzia informa” e su questa rivista, la guida dettagliata, “La dichiarazione precompilata 2021“, che illustra, con semplicità, passo dopo passo, gli step da seguire fino all’invio definitivo, così come il video tutorial dedicato disponibile sul canale YouTube dell’Amministrazione.

Una tendenza sicuramente positiva

Questo è il settimo anno di “precompilata” e tirando un po’ le somme non si può essere che soddisfatti dei risultati fin qui ottenuti. Non c’è dubbio, ai cittadini piace trovare la dichiarazione dei redditi già predisposta dal Fisco e con sempre meno dati da aggiungere. L’appuntamento annuale, insomma, dà sempre meno da pensare. La conferma viene dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, che nel corso di una recente audizione parlamentare, ha affermato “La dichiarazione precompilata mostra un trend in termini quantitativi e qualitativi indiscutibilmente positivo: è stato registrato un incremento costante negli anni delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadino senza l’intervento di intermediari (da 1,4 milioni del 2015 a 3,8 milioni del 2020, pari a oltre il 17% del totale dei 730 ricevuti)”.

E non solo, è in aumento anche il numero dei contribuenti che non hanno nulla da aggiungere e accettano il modello così come proposto dall’amministrazione. Nello scorso anno sono stati il 20% del totale contro il 18,5% del 2018.

È evidente che non solo sono aumentati i dati messi a disposizione dei contribuenti, che quest’anno sfiorano il miliardo, ma che sono anche sempre più corrispondenti alla situazione fiscale dei cittadini. Tra i dati inseriti, si piazzano al primo posto quelli relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, quest’anno intorno ai 718 milioni, e seguono i numeri relativi ai premi assicurativi, pari a 93,6 milioni. In aumento le Certificazioni Uniche, che raggiungono quota 68,7 milioni. Le erogazioni liberali elaborate dal Fisco invece sono 549mila, più del doppio delle 205mila registrate l’anno scorso.

I vantaggi per i contribuenti

Oltre alla semplicità, la precompilata, ricordiamo, comporta anche benefici concreti. Chi accetta il 730 proposto dall’Agenzia o lo modifica tramite intermediari fiscali che appongono il visto di conformità, non sarà sottoposto ad alcun controllo documentale da parte dell’Amministrazione. Il 730 si considera accettato anche quanto il contribuente effettua delle modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito complessivo o dell’imposta.

Sul modello Redditi precompilato, presentato con o senza modifiche, l’Agenzia può, invece, effettuare verifiche documentali ordinarie.

Dove vanno a finire le mie tasse?

Anche quest’anno, con la presentazione della precompilata, sarà possibile visualizzare, in maniera sintetica, come lo Stato ha utilizzato le imposte da ciascun contribuente versate. La funzionalità, ideata e voluta dal direttore Ernesto Maria Ruffini, realizzata in collaborazione con l’Ispettorato generale del bilancio del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, vuole dare maggiore impulso alla trasparenza e alla collaborazione nel rapporto tra cittadini e Fisco. I dati, riportati in un grafico a torta, si riferiscono alle spese 2019. Il contribuente, in pratica, potrà verificare quanto le sue tasse hanno contribuito a finanziare la sanità (per il 19,16%), la previdenza (per il 21,10%), l’istruzione (per l’11,16%), il lavoro, i trasporti e tutti gli altri settori indispensabili per il buon funzionamento dello Stato. Successivamente, le informazioni saranno rese disponibili anche sul Cassetto fiscale.

Credenziali di accesso a portata di mouse

Il primo click, dunque, è per linkare al sito delle Entrate, il secondo è sul pulsante “Accedi alla tua precompilata” del popup proposto automaticamente all’apertura del portale.

A questo punto si entra nel vivo della dichiarazione dei redditi 2021 predisposta dall’amministrazione finanziaria sulla base delle informazioni in suo possesso e dei dati trasmessi da terzi, con tanto di calcolo delle imposte da versare o di rimborsi da incassare.

Per continuare occorre scegliere quali credenziali di accesso utilizzare tra:

Con le credenziali dell’Agenzia, o con Spid, Cns e Cie si può scegliere di operare in qualità di “tutore”, di “genitore” o di “erede”, per presentare la dichiarazione di un tutelato, di un minore o di una persona deceduta.

Riguardo all’autenticazione ci sono importanti novità da segnalare. Dal 1° marzo, come dettato dal decreto “Semplificazioni e Innovazione digitale” il cui fine è ridurre al massimo le modalità di accesso ai siti della Pa, l’Agenzia delle entrate non rilascia più nuove credenziali per Fisconline anche se, fino al 30 settembre 2021, restano valide quelle già emesse. In poche parole, i cittadini che accedono all’area riservata del sito delle Entrate per la prima volta e non sono in possesso di chiavi di accesso, dovranno farlo con una delle tre modalità riconosciute dai portali di tutte le pubbliche amministrazioni e, quindi, tramite Spid, Cie e Cns.

Ancora precedente lo stop dell’Inps al rilascio di un Pin specifico per l’Istituto. La fase transitoria, in questo caso, è iniziata il 1° ottobre dello scorso anno. Da quella data l’ente previdenziale non emette più proprie credenziali, mentre i Pin già assegnati conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria.

Tutto il menù in una pagina

Una volta scelta la modalità di accesso ed entrati nell’area riservata, l’utente può visualizzare dalla homepage tutte le operazioni da compiere o già effettuate per arrivare alla presentazione definitiva della dichiarazione precompilata relativa ai redditi 2020.

Nel box centrale, bottoni ad hoc consentono di controllare l’elenco dei dati inseriti dall’amministrazione, scegliere il modello da utilizzare (730, Redditi Web o Redditi Online), accettare, modificare o completare, inviare e stampare la dichiarazione, verificare l’esito della presentazione e le relative ricevute di accettazione da parte del sistema, gli eventuali versamenti con F24. È possibile, inoltre, accedere ai dati catastali per controllare la propria situazione immobiliare.

Dalla stessa pagina, attraverso la funzione “Cambia anno di dichiarazione”, possono essere corrette le precompilate degli anni 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020 purché inviate tramite l’applicazione web.

Tra gli spazi già compilati, ricordiamo, quelli riguardanti i redditi, le ritenute, i versamenti e numerose spese detraibili o deducibili.

Dallo scorso anno, inoltre, è possibile avvalersi della precompilata anche in forma congiunta, a patto che i coniugi siano nelle condizioni di poter presentare il 730 congiunto.

Il calendario 2021

Come già detto, il primo approccio dei contribuenti con la “precompilata” quest’anno sarà possibile dal oggi, lunedì 10 maggio, ma vediamo come sono scadenzati tutti gli appuntamenti:

26 maggio – diventa accessibile la procedura online di compilazione assistita del quadro E per gli oneri detraibili e deducibili messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Da giugno, appuntamenti con le scadenze

Oneri e bonus

Tra gli oneri precompilati con detrazione al 19% quest’anno il contribuente troverà soltanto quelli relativi alle spese sostenute con pagamenti tracciabili (ad esempio carta di credito o debito e bancomat) come prevede la nuova disciplina. La regola non vale e, quindi, la somma è detraibile anche se versata in contanti, se la spesa è relativa all’acquisto di medicinali e dispositivi medici o a prestazioni sanitarie ricevute da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Sono utilizzati i dati delle spese detraibili che rispettano le regole sulla tracciabilità dei pagamenti, in base a quanto comunicato dagli enti esterni (ad esempio università, asili nido, Onlus) e dal Sistema tessera sanitaria per le spese sanitarie. È possibile anche visualizzare il dettaglio delle spese sanitarie e per ogni documento di spesa si può verificare la modalità di pagamento (tracciabile o non tracciabile) comunicata dall’operatore sanitario (ad esempio, dal proprio medico).

Debuttano, anche quest’anno, alcuni sconti Irpef connessi a determinate spese.

Fa il suo ingresso il bonus vacanze, introdotto dal decreto “Rilancio” ed esteso dal “Milleproroghe” per spingere i cittadini a trascorrere le loro ferie in Italia e sostenere le strutture turistico-ricettive del nostro Paese. Il contributo era fruibile per l’80% sotto forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore del servizio e per il restante 20% come detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa al 2020. Usufruisce dell’agevolazione l’intestatario del documento di spesa. Nel caso in cui la fattura (o altro documento fiscale) sia intestata a un familiare fiscalmente a carico di un’altra persona, la detrazione spetta a quest’ultima solo se risulta appartenere al medesimo nucleo familiare Isee.

Nel quadro E trovano posto, se comunicate all’Agenzia, anche le spese di istruzione e le erogazioni liberali agli istituti scolastici detraibili e i relativi rimborsi. L’importo massimo annuo del bonus è pari a 800 euro per ogni studente. Il beneficio spetta sia per le spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico che per se stessi.

Precompilata anche per gli eredi

Ma tra le novità della stagione 2021 è senz’altro in pole position la dichiarazione dei redditi totalmente precompilata dall’Agenzia, completa dei dati reddituali, degli oneri detraibili e deducibili sostenuti dalla persona deceduta, che gli eredi abilitati all’accesso potranno presentare per conto del defunto. La procedura è la stessa utilizzata per la propria precompilata: l’erede dopo aver accettato, modificato o integrato la dichiarazione, può inviarla direttamente tramite l’applicazione web. Possono essere utilizzati sia il modello 730 che Redditi Pf, la condizione è che il deceduto sia stato in possesso dei requisiti per presentare il 730 e, quindi, che nel 2020 abbia percepito redditi di lavoro dipendente, di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Per avere l’abilitazione occorre recarsi in un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate forniti della documentazione o di una dichiarazione sostitutiva attestanti la condizione di erede. Lo stesso risultato può essere raggiunto anche da casa, inviando la richiesta di accesso all’ufficio territoriale tramite Pec sottoscrivendola digitalmente insieme alla copia del documento di identità.

Ottenuto il via libera dell’amministrazione finanziaria, l’erede, per accedere alla dichiarazione precompilata della persona deceduta, deve autenticarsi ai Servizi telematici dell’Agenzia utilizzando le credenziali precedentemente indicate (Fisconline, Entratel, Spid, Cns, Cie), cliccare, nella parte centrale della pagina, sul box della precompilata e poi selezionare “Accedi alla precompilata in qualità di erede”, e digitare il codice fiscale del defunto per il quale si intende presentare la dichiarazione dei redditi.

Gli altri eredi, se autorizzati all’accesso, possono visualizzare e stampare la dichiarazione precompilata, ma non possono intervenire su di essa, quindi, non possono accettarla, modificarla o inviarla.

Direttamente sul conto corrente rimborsi e pagamenti

Se dal 730 precompilato emerge un credito o un debito, la somma verrà rimborsata o trattenuta direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico in busta paga o nella pensione, da luglio, nel primo caso, da agosto/settembre nel secondo.

In mancanza di un sostituto d’imposta, la somma da rimborsare sarà accredita sul c/c, bancario o postale, corrispondente all’Iban indicato dal contribuente. Nel caso di addebito, il pagamento può essere effettuato direttamente online indicando l’Iban del conto su cui effettuare il prelievo. È anche possibile stampare il modello F24 precompilato dall’Agenzia ed effettuare il pagamento con le modalità ordinarie.

Chi presenta Redditi precompilato, invece, può ottenere i rimborsi ed effettuare i versamenti secondo le modalità e i termini indicati nelle istruzioni al modello Redditi 2021.

Fonte FiscoOggi.it  

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