Requisiti anagrafici e contributivi entro dicembre 2019 per fruire dell’Opzione Donna 2020 dopo la proroga in legge di Bilancio: platea, finestre e decorrenze.
Dal primo gennaio 2020 possono accedere all‘Opzione Donna le lavoratrici autonome nate nel 1960 e le dipendenti nate nel 1961: in entrambi i casi ci vogliono 35 anni di contributi. Sono i termini della proroga contenuti nella Legge di Bilancio (comma 476), che sostanzialmente allargano la platea delle aventi diritto a questa forma di pensione anticipata.
La manovra (legge 160/2019) rinnova per un anno l’Opzione Donna, che consente di ritirarsi in anticipo (rispetto ai criteri per la pensione di vecchiaia o anticipata piena), accettando però il calcolo contributivo dell’assegno previdenziale. Una penalizzazione che può comportare un taglio fino al 20 – 30%, tanto più che si tratta di lavoratrici con molti contributivi versati prima del 1996, che quindi andrebbero valutati con il retributivo.
Una volta raggiunto il diritto si cristallizza, quindi lo può esercitare in qualsiasi momento. Chi lo matura nel corso del 2020 può chiedere l’Opzione Donna anche anni dopo. In quel caso non dovrà aspettare le previste finestre mobili: dal momento in cui decorre il diritto a quello in cui si matura l’assegno passano 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.
Esempio: una dipendente che ha compiuto 58 anni nel novembre 2019 e ha 36 anni di contributi deve aspettare il dicembre 2020 per avere diritto all’assegno (12 mesi di finestra mobile).
Requisiti Opzione Donna
| Età | Contributi | Finestra mobile |
Autonome | 59 anni al 31 dicembre 2019 | 35 anni | 18 mesi |
Dipendenti | 58 anni al 31 dicembre 2019 | 35 anni | 12 mesi |
Attenzione: il requisito contributivo e quello di età vanno entrambi maturati entro il 31 dicembre 2019. Una lavoratrice che compie i 60 anni nel 2019, ma ha versato 33 anni di contributi, non avrà diritto all’Opzione Donna a partire dal 2021, con il raggiungimento del requisito contributivo. E’ necessario che abbia 35 anni di contributi versati, congiuntamente all’età prevista per legge, alla data del 31 dicembre 2019. Non scattano gli adeguamenti alle aspettative di vita.
Per il personale del comparto Scuola, in condizione delle particolari regole di richiesta della pensione, le domande per utilizzare la pensione Opzione Donna nel 2020 vanno inviate entro il 28 febbraio 2020, con cessazione dal servizio all’inizio del successivo anno scolastico o accademico.
Fonte PMI.It