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Assunzioni a tempo indeterminato: incentivi per 300 milioni l’anno

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Procedono a rilento i lavori delle Commissioni riunite Finanze e Lavoro sul decreto Dignità il cui iter parlamentare sembra dilazionarsi, cercando sempre, comunque, come è nelle intenzioni dichiarate dell’esecutivo, di evitare il ricorso al voto di fiducia.

Come si legge sul sito della Camera i lavori in Aula riprendono lunedì 30 luglio, come deciso dalla conferenza dei Capigruppo, con la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione.

Sullo “spirito” del provvedimento e sulle intenzioni di modifica del Governo vanno riportate le dichiarazioni rese dl Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio nel corso di una intervista televisiva

Di Maio ha quantificato in 300 milioni l’anno gli incentivi ad assumere a tempo indeterminato, controvalore che viene stimato rappresentare un abbattimento del 10 per cento sul costo del lavoro.

In questo modo, è l’opinione, non ci saranno effetti negativi sull’occupazione. Ha poi sottolineato come l’obiettivo voglia essere quello di fare in modo che il contratto a tempo indeterminato rappresenti la normalità nel nostro mercato del lavoro superando l’attuale situazione in cui, ha proseguito il Ministro, il contratto a tempo determinato sembra essere l’unico modo per assumere. Profilo importante è poi la specifica per cui tutta la normativa sui contratti a termine si applicherà da ottobre.

Tra i nuovi emendamenti approvati ve ne è in particolare uno, presentato dalle opposizioni, che prevede l’aumento delle indennità di licenziamento in sede di conciliazione tra datore e lavoratore che porta le mensilità a un minimo di tre e un massimo di 27.

Con uno specifico emendamento approvato dalle Commissioni il Governo ha inserito nel decreto Dignità i contenuti del precedente decreto che ha rinviato la fatturazione elettronica nel settore dei carburanti, ripristinando la scheda carburante.

Si è poi ancora in attesa della annunciata modifica del regime dei voucher per agricoltura e turismo essendo ancora non definito se l’estensione riguarderà solo determinati tipi di PMI e se i limiti saranno legati al numero dei dipendenti.

Si discute poi, tra le idee per sostenere il lavoro, anche quella di estendere l’applicazione del bonus Resto al Sud agli under 45 rispetto all’attuale previsione limitata agli under 35 nonché di rafforzare anche il bonus assunzioni nel Mezzogiorno.

(Fonte IPSOA)